venerdì 23 novembre 2012

Il tripudio dello Slow Food: Da'r Gallo

Con un paio di settimane di colpevole ritardo, rieccoci all'appuntamento che tutti stavamo aspettando con le recensioni de L'Unto. Venerdì 9 novembre è stata una grande serata per i nostri eroi. Dopo mesi di pianificazione attenta la mèta era ormai chiara: Da'r Gallo a Pisa, bottega, alimentari, presidio Slow Food e ristorante per hobby.
Il menu è speciale, come quello di ogni serata a tema organizzata dal buon Daniele, gestore e chef del locale, ed è composto di sei portate a base di fagiano. I due antipasti, crostini di fegato di fagiano al vin santo su pane Verna e terrina di fagiano con pistacchi e tartufo nero su crema di olive e crema di pistacchi sono il miglior biglietto di presentazione possibile: quantità contenute, ma qualità decisamente superiore. La terrina, in particolare, è probabilmente il pezzo forte dell'intera serata. Il primo è un ottimo piatto di maltagliati di grano antico con ragù di fagiano e olive. È forse la portata meno incisiva della serie, ma si difende alla grande (anche grazie alla qualità delle olive, decisamente ricercata) e si attesta comunque al di sopra della media. La coppia di secondi non delude: i petti di fagiano in salsa di melograno sono la trovata più particolare e le cosce di fagiano in bianco con erbe fini e patate Monnalisa chiudono in bellezza la processione. Ciliegine sulla torta la torta d'erbi, tipica della tradizione lucchese, «ir caffè più bòno der mondo» della torrefazione Trinci di Cascine di Buti (da bersi rigorosamente senza zucchero), e naturalmente il complemento perfetto all'intera cena: il vino della fattoria di Fichino di Casciana Terme e la grappa, servita al tavolo come buona creanza vuole con l'intera bottiglia.
Ci si alza da tavolo soddisfatti e ben pieni, unico difetto – diranno i nostri lettori – sarà il prezzo. Niente di più errato: con ventisette euro la pratica è sbrigata per intero.
I dettagli: l'ambiente è piccolo e un po' straniante (si entra in una bottega a tutti gli effetti, con tanto di bancone e scaffali) ma accogliente, il servizio ottimo. Il voto complessivo è il più alto elargito fino ad ora dai vostri beniamini, e difficilmente potrebbe essere altrimenti.

Valutazione del Prat Valutazione di Ricca
Cibo
Servizio
Ambiente
Complessivo

Bottega Ristoro Da'r Gallo
Via Lucchese 21/A
56123 Pisa
Telefono: 050/3191790; 392/2843406

martedì 6 novembre 2012

La vellutata di formaggini, ovvero: quando gli ingredienti CONTANO

Dopo settimane di colpevole assenza, i vostri eroi tornano con un video dall'alto contenuto pedagogico. In questo esperimento, infatti, toccherete con mano i disastrosi effetti di una cucina sprovvista di ingredienti di qualità. Ricca e il Prat si sono sacrificati per voi, quindi potete mostrare il vostro apprezzamento commentando qua sotto e diventando fan della nostra pagina su Facebook.

Buona (si fa per dire) visione.

venerdì 5 ottobre 2012

Dai pescatori di Bocca d'Arno

A tutti gli untori in ascolto, i vostri paladini del tegame sono tornati! Ci siamo fatti attendere, ma speriamo di farci perdonare con una recensione fresca fresca di ieri sera.
Hanno una foto del circolo sulla loro pagina Facebook!
Da parecchio i nostri Ricca e Prat avevano adocchiato un posto molto promettente, il circolo Dai pescatori di Bocca d'Arno, sul solito Viale D'Annunzio. Un attraente cartello fuori dal locale prometteva menu di pesce a sorpresa (pesce appena pescato?) ogni mercoledì e giovedì, al prezzo anticrisi di quindici euro incluse bevande e caffè: vi raccontiamo com'è andata.
Il trittico di antipasti funziona abbastanza bene: le acciughe marinate hanno il terribile difetto di essere coperte con un insensato strato di origano assassino, ma la freschezza del pescato ha la meglio. I gamberoni coi fagiolini sono ottimi e la frittella di farina di ceci con gambero in chiusura non è male. Il primo è il vero punto debole della serata: la pasta sull'orata è scotta e i sedanini non funzionano come dei più appropriati spaghetti. Il secondo invece risolleva di diverse misure le sorti della cena: l'orata alla brace è fresca e saporita, e fa il suo dovere. Il vino bianco si attesta di poco sopra la media di quelli propinatici fino ad ora.
L'ambiente è accogliente e curato nei dettagli marinareschi, ma decisamente troppo illuminato. Probabilmente la metà dei fari basterebbe ed avanzerebbe. Il servizio è il punto più debole: veloce ed efficiente, ma freddo e talvolta quasi al limite della scortesia.
Detto questo, per la bellezza di quindici-euro-quindici vale assolutamente la pena di farci un salto.

Valutazione del Prat Valutazione di Ricca
Cibo
Servizio
Ambiente
Complessivo

Circolo Pescatori di Bocca d'Arno
Viale D'Annunzio 164
56122 Marina di Pisa
Telefono: 050/36982

mercoledì 12 settembre 2012

La fagianata

L'unto dei signori, con la preziosa collaborazione del Ghelli (proprio lui: quello che è bene non avere intorno quando si prepara una brace di carne) è orgoglioso di presentare un documento unico nel suo genere: Ricca, paparazzato durante un collegamento telefonico col Pao, rivela alcuni dettagli sulla fase preparatoria del fagiano in umido.



Riassumendo:
  1. Scongelare il fagiano (a meno che non l'abbiate appena impallinato)
  2. Porlo in una bacinella con vino rosso, cipolla, sedano, carote
  3. Farlo riposare tutta la notte
  4. Ubriacarsi dal Mauri (sempre che non sia chiuso)
A breve seguiranno aggiornamenti con le istruzioni per il completamento della ricetta: rimanete sintonizzati!

domenica 9 settembre 2012

Come fare una buona brace di carne

L'arte di preparare una buona brace è alla portata di pochi, uno di questi è senza dubbio Ricca. In questo video-anteprima un assaggio delle regole d'oro per l'esecuzione di una brace a regola d'arte.
Il filmato purtroppo termina repentinamente, colpa della scarsa memoria residua del dispositivo utilizzato (l'ormai leggendario iPrat), ma ci riserviamo di tornare più puntualmente su questo argomento.


Riassumiamo i punti essenziali per fare una buona brace di carne e li integriamo con quello che vi siete persi a causa della brusca interruzione:
  1. Non avere il Ghelli accanto
  2. Utilizzare la ciccia bòna
  3. Munirsi di pazienza
  4. Non utilizzare il carbone, bensì legna (ulivo e faggio sono le più indicate)
  5. Aggiungere alloro alla brace per dare aroma

martedì 4 settembre 2012

Marina Slow e Il Fortino

Il fortino di Marina di Pisa era questo qua
Con il ritorno di Ricca dall'America il nostro duo di paladini del buon gusto è tornato in pista. L'occasione ghiotta era il Marina Slow, una di quelle manifestazioni che farebbero tanto bene al nostro territorio e di cui invece si sente troppo spesso la mancanza. Nonostante lo spazio a disposizione fosse molto ridotto le iniziative erano interessanti; nell'ultimo giorno dell'evento (domenica 2 settembre) presiedeva il workshop sulla preparazione del pesce povero un'arzilla livornese dalle sane abitudini culinarie che ha conquistato la platea (e anche un po' Ricca).
Date le buone premesse abbiamo deciso di rimanere a mangiare al circolo Il Fortino, che aderiva all'iniziativa con un rigoroso menu di pesce a prezzi decisamente popolari (dai 5-6 euro di un primo fino al massimo di 9 euro per una porzione di cacciucco). La scelta è ricaduta per entrambi su linguine di mare e fritto misto, vino, acqua e ponce come chiosa. Il pesce utilizzato per le linguine è fresco e la frittura è leggera, il vino mediocre ed il ponce non all'altezza di quello che preparano all'ombra dei Quattro Mori. Nota di folklore: il commento tecnico della serata ci è stato fornito dall'anziano e corpulento cuoco da yacht che sedeva accanto noi, critico sulle linguine (la trabaccolara della tradizione viareggina) che nella ricetta dei puristi non richiede la salsa di pomodoro, e sul cacciucco, a suo dire un po' duro; abbiamo comunque convenuto che la variante trasgressiva della salsa non è una tragedia.
Ambiente tutto sommato piacevole, il servizio in stile sagra  tutto e subito  cozza invece con la filosofia slow ed è un aspetto che andava limato. Il costo finale (circa 18 euro a testa) è il vero valore aggiunto.
Il circolo non è un ristorante, ma è dotato di cucina propria ed organizza cene nei fine settimana abbinandole all'intrattenimento danzante per il pubblico più âgée. Siete avvisati.

Valutazione del Prat Valutazione di Ricca
Cibo
Servizio
Ambiente
Complessivo

Circolo ARCI Il Fortino
Via della Sirenetta 6
56128 Marina di Pisa (PI)
Telefono: 050/36195

mercoledì 15 agosto 2012

Moby Dick (forse) a Marina di Pisa

Timeo Danaos et dona ferentis
Virgilio, Eneide (Libro II, 49)

Già.
È ancora tempo di serate marinesi per i nostri eroi. L'attenta pianificazione ci aveva da tempo portati a designare come prossimo obiettivo il Moby Dick, bar-ristorante sito in un pittoresco baracchino alla fine dell'abitato di Marina di Pisa, praticamente davanti a Foresta, che aveva attirato la nostra attenzione con un sibillino menu che promette la grande abbuffata a quindici-euro-quindici.
La scelta si è rivelata fin da subito di non semplicissima attuazione, dato che per Google, Tuttocittà, Pagine Gialle e chi più ne ha più ne metta, Moby Dick semplicemente non esiste. Come sicuramente comprenderanno i nostri venticinque lettori diventa un po' complicato farsi riservare un tavolo in un posto del quale non si riesce a reperire un numero di telefono. Tralasciamo i particolari del come siamo riusciti infine a prenotare una cena alle 21,45 per undici persone e veniamo al sodo: ne valeva la pena? Persino la risposta a questo apparentemente semplice quesito è sfumata. Andiamo con ordine ed iniziamo con una premessa: quando vi promettono i paradisi a quindici euro fatevi tornare in mente gli studi classici ed il vostro Laocoonte che non si fida dei Danai (i greci) persino quando gli regalano qualcosa (cavallo-di-Troia vi dice nulla?). Detto questo, la sfilza consisteva in un dittico di primi (penne allo scoglio e spaghetti pomodoro e cozze) e nel classico fritto misto di gamberi e totani con patate fritteacqua e vino della casa. Le penne allo scoglio sono mangiabili, nonostante il diffuso utilizzo di panna per legare gli ingredienti tra loro ed il vago retrogusto di plastica del pesce, ma gli spaghetti sono da radiazione dall'albo dei ristoratori. Una matassa affogata nell'origano (!?) e nel peperoncino senza scampo per qualsiasi altro sapore, men che mai quello del pesce (il che, ripensandoci, forse non è del tutto negativo). 
Dopo le avvisaglie della pannata di penne e dello spaghetto sull'origano il fritto non è una sorpresa. I totani e i gamberi forse sono freschi, ma non potremo mai saperlo a causa dell'olio utilizzato per friggerli, che come giustamente ha osservato Ricca si potrebbe tranquillamente usare per il suo Land Rover. Il bianco della casa si attesta sul mediocre andante con brio.
I dettagli: il servizio, in aperto contrasto col cibo, è buono e rapido, l'ambiente pittoresco ma gradevole. Sulla grande parete interna del ristorante, ben visibile anche dall'esterno, fanno bella figura di sé grandi fotografie di capolavori in bianco e nero del cinema che fu, da Totò a Chaplin, da Don Camillo a Peppone. Banale? Probabilmente sì, ma raggiunge lo scopo di metterti a tuo agio. Il bagno è il vero punto debole: angusto e con un solo servizio, non il massimo dopo l'abbuffata di fritto al petrolio.
La conclusione va da sé: il rapporto qualità-prezzo è buono (soprattutto grazie agli incredibili quindici euro), ma un po' troppo livellato verso il basso. Se una notte d'estate volete sfidare i fortòri e concedervi un'avventura nel lato selvaggio della ristorazione, potrebbe essere quello che fa per voi.

Valutazione del Prat Valutazione di Ricca
Cibo
Servizio
Ambiente
Complessivo

Ristorante Moby Dick
Via Litoranea 1
56128 Marina di Pisa (PI)

lunedì 6 agosto 2012

Il ristorante Il Veliero a Marina di Pisa

La nostra prima recensione: un evento che tra non molto sarà già considerato storico. Per inciso, il ristorante di cui si va a parlare è anche il luogo dove questo blog è nato.

Il veliero (non c'avevo la fotocamera dietro)
Ieri sera c'era da vedere un concerto a Livorno, e siccome io e Ricca eravamo in largo anticipo, abbiamo deciso che la maniera migliore di fare comunque ritardo sarebbe stata una bella mangiata. Dato che non sapevamo deciderci, Ricca ha sapientemente prenotato in tre o quattro posti diversi per non farsi mancare la scelta, e alla fine siamo capitati a Il Veliero di Marina di Pisa, sul Viale D'Annunzio, affacciato sul fiume a due passi da Boccadarno.
Abbiamo deciso di non esagerare, pur senza farsi mancare niente: due primi e due secondi identici e più che classici, spaghetto sullo scoglio e fritto misto, accompagnati da mezzo litro di vino della casa, acqua gassata per non fare pillo, dolce, caffè corretto e grappino secco offerto dalla casa. Cominciamo con le cose importanti: il pesce è fresco e le quantità giuste, il prezzo (poco meno di 30 euro a testa) onesto. Gli spaghetti sullo scoglio mi sono sembrati sulle prime poco saporiti, ma mi sono ricreduto verso la fine (la salsina doveva essere rimasta tutta sul fondo e le prime forchettate non mi avevano appassionato), il fritto misto di gamberi e totani è ben riuscito, merito sia della qualità del pesce che dell'olio utilizzato per friggere. Nota un poco stonata il bianco della casa, che non era un granché.
I dettagli: servizio rapido, anche se i camerieri esagerano un pochino col farti sentire a casa, indulgendo un po' troppo ad un tipo di simpatia che rischia di apparire costruita; niente di catastrofico, per carità, ma è un aspetto che si può limare. L'ambiente non è spiacevole, anche se sembra arredato da un camionista di Ponte a Egola sotto l'effetto del sesto ponce della serata: la parete che divide lo spazio interno da quello esterno è "decorata" su quest'ultimo lato da grandi mattonelle bianche che sembrano molto più adatte ad un bagno che ad un ristorante; grossi e numerosi fiori di plastica fanno mediocre figura di sé un po' ovunque ed il quadretto è completato da un filare di lampadine natalizie intrecciato sulla ringhiera che dà sull'Arno. I tavolini e le seggiole di plastica non sono elegantissimi, ma assolvono alla loro funzione.
Il saldo finale non può essere che positivo, in calce una valutazione da 0 a 5 (come i blog seri) del locale  nei parametri che abbiamo scelto. Volevo le stelline ma non l'ho trovate, ci s'accontenterà delle palle.
Nota per gli amici puntigliosi: il voto complessivo non è necessariamente la media matematica dei tre fattori precedenti, anche se per via di cose ci si avvicina.

Valutazione del Prat Valutazione di Ricca
Cibo
Servizio ●○
Ambiente
Complessivo

Ristorante Il Veliero
Viale D'Annunzio 145 
56013 Marina di Pisa (PI) 
Telefono: 050/36662

l'unto e i signori

un bel tegame unto come garba a noi
Riccardo e Riccardo (che per comodità chiameremo da qui in avanti Ricca e il Prat) hanno diverse passioni in comune, ma le più importanti sono due: suonare e mangiare; siccome questo non sarà un blog di musica, ci occuperemo diffusamente della seconda.
I blog che parlano di cucina, di ricette, e che recensiscono ristoranti e taverne sono tanti, e allora perché aprire l'ennesimo, ci chiederanno? Siamo convinti che il nostro contributo possa essere significativo per alcuni motivi. Primo: non siamo chef e non siamo intenditori tout court, ci piace mangiare e bere bene e possibilmente spendere il giusto, ai ristoranti eleganti dove si mangia poco e il cameriere passa tutta la sera a chiederti se va tutto bene preferiamo le taverne col menù fisso e le tovaglie a quadri. Ci piacciono le cose sane ma devono essere buone, e se per trovarle si deve perdere un po' più di tempo rispetto alla solita spesa al supermercato, ce ne facciamo una ragione. Secondo: siccome tanti soldi non ce ne sono, e siccome siamo pisani, ci concentreremo sulla nostra zona, sui nostri ristoranti e sui prodotti dei nostri posti, cercando di essere più esaurienti possibili e fornendo così una guida molto specifica per chi abita qui o per chi vuole farsi una vacanza dalle nostre parti. Certo, se poi a qualcuno verrà in mente di offrirci una cena in Basilicata o in Danimarca, ben venga. Contorno: qua dentro ci butteremo di tutto, recensioni, ricette, consigli su prodotti tipici e dove trovarli. I diversi tipi di articolo saranno etichettati e suddivisi in categorie, per una visualizzazione più comoda.
Insomma, la nostra filosofia è riassunta nel titolo del blog, anche se in maniera un po' criptica. Ungere il piatto (la famosa scarpetta) non è cosa da signori, ma siccome noi la riteniamo la parte migliore, allora il sugo che le persone beneducate lasciano nel piatto (l'unto dei signori, per l'appunto) lo raccattiamo noi.